In gravidanza
usate il buon senso

Il primario di ostetricia dell'ospedale di Como sfata tutti i falsi miti della gravidanza e dà consigli alle mamme incinta

COMO Dalla tintura per i capelli all'alimentazione, passando per i voli in aereo, i rapporti sessuali e persino i gatti. Le credenze popolari e le leggende metropolitane sulle regole da rispettare in gravidanza spopolano. Se ne sentono (e se ne leggono, soprattutto sul web) di tutti i colori. Ma come deve comportarsi una donna per salvaguardare la propria salute e quella del nascituro? Quali sono i miti da sfatare e quali invece i suggerimenti davvero utili?
L'abbiamo chiesto al primario di Ostetricia e Ginecologia del Sant'Anna, Renato Maggi. «I consigli di base sono due - premette - Innanzitutto il buonsenso, che va usato in ogni circostanza. In secondo luogo, la donna in gravidanza deve ascoltare con attenzione i segnali del proprio corpo, perché ha una particolare sensibilità ed è quindi in grado di "sentire", per esempio, se ha bisogno di riposarsi o meno. Detto ciò, è giusto porre delle domande al medico, me ne fanno molte e lo considero un buon segno. Ripeto sempre: meglio una telefonata in più che una in meno. Se qualcosa non è chiaro, basta chiedere. Non c'è nulla di cui vergognarsi».
Maggi poi fa chiarezza su alcuni dubbi ricorrenti: «Bisogna mangiare per due? No, esistono meccanismi fisiologici tali per cui in gravidanza si ricavano più calorie dal cibo. Inoltre, il bambino ha una capacità di "sfruttamento" davvero alta. Ho visto donne quasi anoressiche e gemellini che crescevano in maniera assolutamente normale».
Quanto alle attività che si possono o non si possono fare: «Da un punto di vista medico salire su un aereo non è controindicato. Ecco, magari suggerire di non andare a sciare per evitare di rompersi una gamba, potrebbe essere problematico. Ma qui torniamo alla regola del buonsenso. Nulla vieta di avere rapporti sessuali - prosegue il primario - se non creano fastidio».
Si parla spesso anche dell'inopportunità di usare tinture per capelli: «Dipende da cosa contengono - specifica Maggi - Bisogna conoscere le sostanze, perché attraverso il cuoio capelluto vengono assorbite. Se c'è dell'ammoniaca, come avveniva sempre in passato, vanno evitate. Se si tratta di tinture ad acqua, invece, nessun problema».
Un altro aspetto spesso al centro di leggende più o meno credibili è quello delle "voglie" alimentari: «Non c'è nulla di scientificamente provato, ma a volte possono indicare la carenza di determinate sostanze». Mentre l'ultima curiosità è legata al presunto divieto di toccare i gatti: «Si rischia solo se si tratta di animali malati, perché si può venire a contatto con il toxoplasma, un microrganismo che normalmente non è pericoloso per l'uomo ma lo diventa per una donna incinta. Basta non toccare esemplari malati». I consigli sulla gravidanza sul sito del ministero della sanità.

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