Festa dal prefetto
Manca la Lega

All'esterno freddo polare, all'interno festa del disgelo. Ma a Villa Olmo, alla festa del prefetto manca la Lega

COMO All'esterno freddo polare, all'interno festa del disgelo. Clima dialogante e buonista ieri al party natalizio del prefetto, nelle sale di Villa Olmo. Tra il pubblico accorso nella prestigiosa dimora comunale, più o meno 400 persone, non c'è la Lega.  L'assenza non passa certo inosservata. Mancano anche onorevoli e senatori degli altri partiti, impegnati con la manovra. Loro hanno però fatto sapere che sarebbero stati lieti di condividere questo momento. 
Assente in toto la Provincia, dimezzato Palazzo Cernezzi, rappresentato da Stefano Bruni con la moglie Raffaella, in microredingote  nera con tasche e bottoni colorati: carina, anche se vagamente ricorda il costume di Colombina. Il sindaco in uscita  incrocia con una certa malinconica inquietitudine i tanti papabili alla sua poltrona. Accolti con grande spontaneità e understatement dal prefetto e signora Gloria. Lui in gessato d'ordinananza, mentre lei dà lezione di sana trasgressione in abito simil sari. 
In giro le solite facce, pochi i debuttanti. L'establishment, dall'industria alla cultura, al volontariato,  è quello degli altri anni. Tra gli eccellenti non si contano i “nomofobi”: al posto di guardare chi gli sta davanti, continuano a digitare forsennatamente la tastiera del telefonino.
Del resto, la festa è sobria come può esserlo qualsiasi evento di questi tempi: un concerto degli allievi del Conservatorio, un aperitivo “sostenuto” preparato dagli allievi del Centro Casnati.
Nessuna trepidazione per scegliersi la mise giusta. Quando la casta finisce nel mirino, qualche cautela in più non guasta. Tranne rare eccezioni in rosso, quelle che si vedono sfilare sono disadorne signore dall'allure vittoriana. Accollatissime, chiusissime, per proteggersi da qualsiasi Grande Freddo, metereologico o da congintura economica.
Serena Brivio

 


 

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Eco di Bergamo In festa