Casa, Rebbio paga come il centro
La riforma del Catasto cambia tutto

Il governo rivede gli estimi e anche gli azzonamenti. Bocchietti: «Sarà una stangata»

COMO - Le tasse sulla casa salgono alle stelle: dapprima, la rivalutazione del 60% delle rendite catastali e ieri, il Governo ha annunciato la riforma del catasto, con la revisione degli estimi, cioè della base per il calcolo delle imposte sugli immobili, Imu, Irpef, compravendite e Registro, ipoteche e successioni. In particolare, il valore degli immobili non sarà più calcolato sul numero dei vani, ma sui metri quadrati e sarà adeguato a quello patrimoniale, non più al valore catastale.
Infatti, il valore corrente di mercato è di tre-quattro volte superiore la base imponibile ai fini Imu, sottolinea uno studio dell'Agenzia del territorio, mentre i canoni d'affitto sono di sei - sette volte superiori rispetto alle rendite catastali. Ma il provvedimento del Governo assomiglia ad una delibera della giunta comunale di 13 anni fa: stabiliva l'allineamento delle rendite catastali ai valori di mercato, perché le tariffe degli estimi erano uguali per un immobile in centro a Como e per uno a Rebbio o a Monte Olimpino. E lo sono ancora. Infatti, la città murata, la zona a lago, i borghi, Camerlata, Monte Olimpino e Rebbio ai fini fiscali facevano e fanno parte della stessa zona censuaria, con le medesime tariffe d'estimo sugli immobili della stessa classe e della stessa tipologia.
Revisione nazionale o comunale, c'è un varco che attende i cittadini: nuove tasse e sempre più alte. Lo dice Claudio Bocchietti, presidente dell'Associazione Proprietà Edilizia: «Con le nuove imposte, rischiamo di andare addirittura oltre i prezzi di mercato, non c'è proporzione - sottolinea - E siamo preoccupati soprattutto per l'andamento delle compravendita, in un momento che è già di stagnazione»

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