Como deserta di notte
Si temono altre violenze

Il centro nel cuore della notte, assomiglia molto al vuoto siderale: non c'è anima viva, ma se fai l'incontro sbagliato, come è accaduto alla ragazza costretta a un rapporto sessuale in uno dei punti più in vista della città, non c'è nessuno a cui chiedere aiuto

COMO «Nello spazio nessuno può sentirti urlare». Era la frase di lancio di "Alien", concepita per instillare il senso dell'orrore puro nello spettatore ancora prima di aver visto una singola inquadratura del film.
E il centro di Como, nel cuore della notte, assomiglia molto al vuoto siderale: non c'è anima viva, ma se fai l'incontro sbagliato, come è accaduto alla ragazza costretta a un rapporto sessuale in uno dei punti più in vista della città, non c'è nessuno a cui chiedere aiuto.
Quelle che di giorno sono strade popolatissime con il calare delle tenebre si svuotano completamente e questo non alle quattro del mattino, ma molto prima, attorno alle 20, quando i negozi e i bar diurni chiudono. Dopo mezzanotte, quando anche i ristoranti hanno mandato a casa gli ultimi clienti, la Città Murata appare deserta. Nelle ultime due estati è esploso, non senza esagerazioni, il fenomeno della movida ed è quantomeno singolare riscontrare come via Diaz, una di quelle maggiormente prese d'assalto dal "popolo della notte", risulti completamente sgombra in una qualsiasi altra sera.

Leggi l'approfondimento su "La Provincia" del 12 gennaio

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Eco di Bergamo Paura nella notte