Il provocatore Nonini
«Mi candido sindaco»

Un visionario? Un provocatore? Un ecologista intransigente, vegetariano convinto, entusiasta della vita che si meraviglia di come sia possibile vivere respirando i veleni della città mentre dalle sue parti, Sant'Agata di Gera Lario, l'aria è ancora pura.

COMO Un visionario? Un provocatore? Un ecologista intransigente, vegetariano convinto, entusiasta della vita che si meraviglia di come sia possibile vivere respirando i veleni della città mentre dalle sue parti, Sant'Agata di Gera Lario, l'aria è ancora pura.
Eugenio Nonini è noto alle cronache per le sue iniziative opposte a quelli che rappresentano atti davvero "contro natura". Ha fondato Arare, acronimo dell'"Associazione per il rispetto degli animali con riguardo all'ecosistema" «con i migliori intenti per vivere in sintonia con la natura rispettando ogni forma di vita» prendendo a esempio personaggi come Leonardo Da Vinci, vegano ante litteram, e Gesù. Ma ieri l'aspetto di Nonini ricordava più quello di un cheguevarista pronto alla lotta: era a Como, in piazza Duomo, per presentare la sua ultima iniziativa, la propria autocandidatura a sindaco di Como. Più che promuovere il suo nome, però, gli interessava sottoporre ai cittadini, soprattutto ai genitori, un'idea estrema che evidenzia, però, l'abitudine nociva a vivere in un luogo inquinato: «La scuola Sanatorio, per ospitare i bambini delle città costretti a respirare l'equivalente di ciò che si inspira fumando dieci sigarette al giorno. Alloggiati nelle case di vacanza, prestate dalle persone gentili, accuditi a turno dalle loro stesse madri, faranno ritorno in città, nei giorni festivi».

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