La neve è costata 650mila euro
Molinari: «Non li abbiamo sprecati»

Dai tremila ai cinquemila euro a chilometro per salare le strade e rimuovere la neve: i costi del maltempo hanno fatto da sfondo al rimpallo di responsabilità tra l'assessore Sergio Gaddi e l'assessore alla viabilità Stefano Molinari.

COMO Dai tremila ai cinquemila euro a chilometro per salare le strade e rimuovere la neve : i costi del maltempo hanno fatto da sfondo al rimpallo di responsabilità tra l'assessore Sergio Gaddi e l'assessore alla viabilità Stefano Molinari.
Costi nel mirino, sui quali si sono interrogati il sindaco, la giunta, lo stesso assessore Gaddi, la Ragioneria e il direttore generale, Nunzio Fabiano, chiedendo un report quotidiano sulla spesa. E per un maggior controllo, il sale sarà acquistato dal Comune.
Le cifre : tra novembre e dicembre 2011, sono stati utilizzati 100mila euro; a gennaio 2012, fino al 27, solo per il sale, 250mila euro; altri 300mila stanziati per sgombero e sale dal 27 gennaio a ieri, 8 febbraio e ne sono stati chiesti ancora 250mila.
Totale, 550mila euro fino a ieri, 650mila se consideriamo anche la fine del 2011. La rete viaria comunale è lunga 218 chilometri: se tutte le strade fossero state salate e sgombrate, il costo a chilometro sarebbe di 2.500 euro. Ma poiché più volte è stato precisato che solo il 45% delle strade è stato considerato, calcolando 120 chilometri, gli importi variano da 4.000 a 5.000 euro unitari, pur considerando che salatura e sgombero significa triplo passaggio dei mezzi, in centro e ai lati, su e giù.
Sale e lavoro valgono come l'oro?
«Parleranno i tracciati dei Gps in dotazione obbligatoria su ogni mezzo - risponde l'assessore Molinari - presenterò i risultati al secondo, dov'erano i mezzi e che cosa stavano facendo ».
Ma fino al 27 gennaio, le temperature non sono mai scese sotto lo zero.
«E invece no. Presenterò tutte le date sulle gelate, a causa della brina e delle temperature notturne basse», sottolinea e precisa che è tutto dimostrabile, com'è dimostrabile che i costi rispetto agli anni scorsi sono scesi, 1,7 milioni nel 2010 e 1,450 milioni nel 2011.

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