Como: Moldava morta al freddo
L'autopsia esclude il delitto

Il segno identificato dietro la nuca - che in una fase iniziale aveva fatto pensare a una botta, magari anche inferta con un colpo contundente - è stato evidentemente ritenuto non significativo.

COMO La Procura della Repubblica ha accordato il via libera alla sepoltura del corpo della povera Maria Buza, la donna di origini moldave trovata morta al freddo lunedì pomeriggio in via Brenta, alle pendici del Baradello.
L'autopsia, eseguita all'ospedale Sant'Anna, non ha evidenziato nulla che fosse rilevante da un punto di vista penale.
Il segno identificato dietro la nuca - che in una fase iniziale aveva fatto pensare a una botta, magari anche inferta con un colpo contundente - è stato evidentemente ritenuto non significativo.
La morte, in altre parole, sarebbe sopraggiunta per cause del tutto naturali, anche se le temperature della scorsa settimana hanno senz'altro avuto un loro peso. È stato confermato che il decesso risale a sabato scorso, cioè a 48 ore prima del ritrovamento, a opera del figlio arrivato a Como da Parma sulle tracce della madre. Per l'ultima volta si erano sentiti proprio sabato mattina, e Maria era parsa assolutamente normale. Al figlio aveva raccontato di essere stata da poco in Posta e di avere intenzione di trovarsi un lavoro.

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