L'intrigo dei bond miliardari
Mistero sui lingotti d'oro

Nella causa multi miliardaria presentata alla corte distrettuale di New York spuntano documenti che dimostrerebbero l'autenticità dei titoli di credito sequestrati a Chiasso nel 2009

COMO Se e quando la giustizia statunitense deciderà di trasformare in un processo la clamorosa causa civile intentata da un grosso studio legale di New York contro il sequestro miliardari alla stazione di Chiasso, la giuria avrà il suo bel da fare a dividere l'autentico dal verosimile, la bugia dalla verità.

Tra i documenti che gli avvocati dello studio legale Bleakley Platt & Schmidt hanno depositato alla corte distrettuale di New York sul caso dei 143,5 miliardi di dollari in titoli del tesoro americani sequestrati nel giugno 2009 compaiono anche dodici fogli su carta intestata dell'Ubs che dimostrerebbero l'autenticità di quei bond, rilasciati a garanzia di un deposito di 2 milioni di tonnellate di lingotti d'oro.

Il problema è che dal canto suo Ubs, tramite la responsabile delle comunicazioni in Italia, dopo una veloce presa visione dei documenti catalogati come "confidenziali" e "top secret" ha messo in dubbio l'autenticità del documento.

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