Allarme epilessia a Como
Rischiano giovani e anziani

Un malato ogni mille abitanti nella nostra provincia. I medici: «Come intervenire in caso di attacco»

COMO - L'epilessia colpisce, in media, un comasco su mille, ma l'incidenza è molto più alta tra i bambini (si calcola che circa l'1% ne possa essere affetto) e gli anziani. Eppure di questa malattia si parla poco. Quando lo si fa, tra l'altro, si alimentano spesso pregiudizi e si diffondono false credenze che possono portare ancora oggi alla discriminazione sociale; di conseguenza, i pazienti e le famiglie vivono la malattia con disagio e vergogna, tendono a nasconderla.
Certo, sono stati fatti passi avanti rispetto al Codice di Hammurabi (18 secoli prima di Cristo) che prevedeva forti limitazioni sociali per gli epilettici, o all'Antico Egitto (divieto di entrare nei templi) e al Medioevo (gli epilettici erano considerati indemoniati e contagiosi, quindi mandati al rogo), ma c'è ancora un tratto di strada da compiere. Basti pensare che è ancora diffusa l'idea dell'epilessia come sinonimo di ritardo mentale. A dispetto di un elenco di "epilettici famosi" con nomi del calibro di Alessandro Magno, Giulio Cesare, Richelieu, Napoleone, Petrarca, Flaubert, Dostoevskij.

Leggete l'approfondimento su "La Provincia" in edicola oggi (sabato 25 febbraio 2012)

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