Anziano di Inverigo
sbranato dai cani

Aggredito e dilaniato alla periferia di Milano dove si era recato a trovare una coppia di amici. Soccorso da un contadino è spirato qualche ora dopo in ospedale. Aveva 74 anni

INVERIGO - Sembrava che l'anziano comasco aggredito e dilaniato nel tardo pomeriggio di venerdì da un branco di cani randagi di grossa taglia alla periferia di Milano potesse farcela. Era stato salvato da un contadino che aveva allontanato a bastonate gli animali. Ma Gaetano Gnudi, 74 anni, non ce l'ha fatta. È morto nella notte all'ospedale San Raffaele. A nulla sono serviti la tempestività dei soccorsi e le cure dei medici.
Ad ucciderlo - hanno spiegato i sanitari - non sono stati solo i morsi dei cani, ma hanno probabilmente concorso l'età avanzata con le conseguenti condizioni di salute generale e il grande spavento anzi il terrore che deve avere provato.
L'episodio - veramente inusuale nel capoluogo lombardo - si è verificato intorno alle 17.40. Gnudi, domiciliato a Inverigo, dove ha vissuto sino a tre anni fa, ed è un pensionato, era andato a trovare una coppia di amici milanesi, che però erano ancora al lavoro, in via Martirano, quartiere Baggio, che peraltro pur essendo una strada fra i campi è asfaltata e vi passano residenti, auto e moto. Conosce la zona e decide di fare due passi. A un certo punto viene circondato e attaccato da cinque, forse sei, cani bradi fra cui certamente quattro meticci, due marroni e due grigi, e un cane lupo. Gli animali lo mordono ferocemente dappertutto: braccia, gambe, volto. Un automobilista vede cosa sta accadendo e suona forte il clacson nel tentativo di disperdere i cani. Ma decisivo è stato l'intervento del signor Angelo, 66 anni, un contadino che stava zappando un terreno, che con un bastone riesce a farli fuggire.
Purtroppo il suo intervento non è servito a salvare il pensionato

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