Inverigo, ucciso dal branco
«Successo tutto in tre minuti»

Il racconto del primo soccorritore di Gaetano Gnudi: «In tre minuti è successo tutto, e quando siamo arrivati da lui era senza vestiti, nemmeno più i calzini. Fatto a pezzi, a brandelli. Una cosa che non auguro a nessuno di vedere»

INVERIGO «In tre minuti è successo tutto, e quando siamo arrivati da lui era senza vestiti, nemmeno più i calzini. Fatto a pezzi, a brandelli. Una cosa che non auguro a nessuno di vedere».

Angelo Bernasconi, 67 anni, dice di essere riuscito a dormire un po', la notte scorsa. Non quella prima: impossibile levarsi dalla mente e dagli occhi l'immagine di Gaetano Gnudi, 74 anni, il pensionato sbranato venerdì sera da un branco di cani randagi a Milano tra i campi coltivati sdraiati in via Martirano, tra Muggiano e Baggio.

Venerdì era andato a trovare una coppia d'amici a Trezzano sul Naviglio, e non trovandoli in casa, per ingannare l'attesa aveva deciso di fare una passeggiata. Improvvisamente è stato però attaccato da alcuni cani di grossa taglia, cinque o sei, e nonostante il trasporto in elicottero al San Raffaele, è spirato in ospedale poche ore dopo. Angelo Bernasconi stava lavorando in cascina quando ha colto le disperate urla d'aiuto di Gnudi ed è stato il primo soccorritore.

Il racconto completo sul quotidiano La Provincia in edicola lunedì 5 marzo.

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