Don Marco, nuovo rinvio
sugli arresti domiciliari

Il pm Simona De Salvo ha 5 giorni per pronunciarsi. Decisione attesa per domani o venerdì. Si complica intanto la posizione di don Mangiacasale: tra le pieghe dell'indagine emerge che il sacerdote avrebbe intrattenuto rapporti sospetti con altre tre minorenni, tutte frequentanti la parrocchia di San Giuliano

COMO Si complica la posizione di don Marco Mangiacasale, ex parroco di San Giuliano incarcerato con l'accusa di violenza sessuale pluriaggravata nei confronti di una ragazzina della parrocchia, da quando aveva tredici anni. Tra le pieghe dell'indagine emerge che il sacerdote avrebbe intrattenuto rapporti sospetti con altre tre minorenni, tutte frequentanti la medesima parrocchia. La notizia sarebbe in qualche modo legata agli ultimi accertamenti tecnici eseguiti dalla polizia giudiziaria del pm Simona De Salvo sul cellulare e sui "tablet" (in tutto quattro) in uso al prete, e sottoposti in queste ore a una serie di accertamenti di tipo tecnico. Il pm, che ha 5 giorni di tempo dall'interrogatorio di garanzia (avvenuto lunedì, ndr) per esprimersi in merito alla richiesta di arresti domiciliari, anche ieri non si è pronunciato. La decisione probabilmente slitterà a domani o al più tardi a venerdì.

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