Mercato della casa giù
Si salva solo Como

I clienti ci sono, a frenare il mattone in provincia ci pensano le banche. E, seppur la Bce si è recentemente resa protagonista di un'iniezione di liquidità nelle riserve dei vari sportelli, il trend delle compravendite del 2011 resta, in complesso, critico.

COMO I clienti ci sono, a frenare il mattone in provincia ci pensano le banche. E, seppur la Bce si è recentemente resa protagonista di un'iniezione di liquidità nelle riserve dei vari sportelli, il trend delle compravendite del 2011 resta, in complesso, critico.
Non si sono nascosti dietro un dito gli agenti immobiliari Fimaa in occasione della presentazione al Grand Hotel di Como del borsino immobiliare 2012. «Le compravendite immobiliari a Como città nel 2011 hanno fatto segnare un 3% in più rispetto all'anno passato - ha evidenziato Claudio Zanetti, presidente Fimaa -  in provincia l'anno si è chiuso con un decremento del 2%. Un ritratto che avrebbe potuto essere migliore, arrivando a registrare anche un incremento del 5% in città murata, se solo le banche avessero scelto di finanziare i mutui. Al contrario, fino a ottobre 2011, la situazione è stata critica: bastava che due coniugi, pur vantando un contratto di lavoro a tempo indeterminato, avessero il leasing dell'auto o uno dei due non avesse una storia bancaria alle spalle, che andava in frantumi il sogno d'acquistare casa. Ma non solo - ha rimarcato - anche a dicembre mi è capitato di veder slittare ben 3 vendite di case perché le banche non si sono espresse in tempo riguardo ai finanziamenti».

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