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Venerdì 16 Marzo 2012
Partenza all'attacco per Lucini
«Noi squadra, Pdl allo sbando»
«Fin dalla costruzione del programma abbiamo scelto il metodo del lavoro in squadra, coinvolgendo oltre 150 persone. Un metodo che riteniamo indispensabile anche per amministrare bene. Ascolto quotidiano della città, partecipazione e riscoperta delle forze vive della società sono i punti chiave».
Il candidato sindaco del centrosinistra Mario Lucini ha parlato subito di «discontinuità totale rispetto all'attuale maggioranza», aprendo la serata di presentazione del programma elettorale, nell'auditorium del Don Guanella. «Sappiamo unire esperienze e sensibilità diverse, non a caso la nostra è l'unica coalizione in corsa - ha sottolineato Lucini - Esattamente l'opposto rispetto alle scelte autoreferenziali fatte in questi anni dalla maggioranza».
Spazio, poi, ai coordinatori dei vari gruppi di lavoro, salvo intervenire per rispondere alle domande arrivate dai cittadini, sulle paratie in primis: «Il progetto è stato rivisto mille volte perché non sta in piedi, a questo punto bisogna aprire un confronto con la Regione e l'azienda per rivederlo, riducendo le opere nel sottosuolo e modificando la quota massima, in modo da evitare di dotarsi di strutture mobili inutili. Avevamo accettato l'idea che ogni tre anni potesse uscire il lago, eravamo entrati in quest'ottica, invece hanno voluto quest'opera e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Le linee programmatiche sono state illustrate da Gisella Introzzi (economia), Alberto Bracchi (ambiente, urbanistica), Silvia Magni(cultura, turismo), Bruno Magatti (sociale) e Stefano Fanetti (giovani). Tra i tanti impegni, è stato citato quello per «un'aria più pulita» (meno traffico veicolare e meno consumi per il riscaldamento, per tornare nei parametri di legge entro cinque anni), la balneabilità del primo bacino, più verde e spazi gioco nei quartieri, stop al consumo di nuovo suolo, agendo solo sulle aree dismesse e da riqualificare visto che «gli alloggi attuali basterebbero per altri 15 anni mentre c'è carenza di case a prezzi accessibili (housing sociale)».
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