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Giovedì 22 Marzo 2012
Insubria, ora le sedi sono pari
Como punta al nuovo rettore
Como raggiunge la parità con Varese: ora si cerca il nuovo rettore. Da Roma il Ministero dell'Istruzione ha approvato il nuovo statuto dell'Insubria, la sede di Como ha ottenuto lo stralcio dell'articolo che recitava: «Il rettore vicario rappresenta il rettore nella sede di Como».
Più nulla vieta che alle prossime elezioni il rettore possa risiedere a Como.
Tutte le cariche dovranno essere rinnovate. Il futuro magnifico dovrà per regolamento essere un professore ordinario che abbia compiuto un massimo di 64 anni. Esclusa quindi una delle più insigni docenti comasche, Maria Paola Viviani, già preside della Facoltà di Giurisprudenza che cederà il posto al neonato Dipartimento di Diritto, la cui direttrice è Laura Castelvetri, con buona probabilità prossima al rinnovo.
Stefano Serra Capizzano è invece attualmente direttore del Dipartimento di Scienze e alta tecnologia, il suo profilo, non solo per questioni di anagrafe, potrebbe rappresentare il volto nuovo della sede di Como. Dirompente, il fisico matematico ha preso più volte posizioni nette e anche in discontinuità con il passato, come la recente lettera aperta a 700 interni all'ateneo in cui si chiedevano tempi stretti per l'odierna approvazione delle leggi universitarie.
Una scelta più in linea con l'uscente rettore Renzo Dionigi potrebbe essere il varesino Giovanni Battista Bernardini, direttore del Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita. Chi, come Giorgio Conetti, ha fondato l'Università è comunque prossimo a uscire di scena, ora tocca a nuove forze che apriranno una nuova stagione.
Se la Facoltà di Medicina ha ordinari in là con l'età, Como può contare anche su giovani professori quotati di diritto e di economia come Giorgio Zamperetti, Marco Sica o Maurizio Cafagno già presidente dell'associazione Aequa.
In attesa di nomi e scrutini resta l'approvazione dello statuto, una vittoria per Como.
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