
Homepage / Como città
Martedì 27 Marzo 2012
Rapinese e Bordoli, che sfida
Scintille sull'eredità di Bruni
Sulla composizione della lista e sulla scomoda eredità del sindaco Stefano Bruni va in scena un duro scontro tra Laura Bordoli (candidata del Pdl) e Alessandro Rapinese (sostenuto da "Adesso Como" e "No logo").
Il livello della tensione si è alzato a più riprese, ma non è mancata una stretta di mano finale. «Le mie liste - attacca Rapinese - sono pronte da tempo, ho scelto io i candidati e non mi sono stati imposti da altri. Nel Pdl invece è caccia alla "cadrega" in queste ore». Bordoli replica: «La lista è quasi pronta e in gran parte conterrà facce nuove. Dietro di me i soliti nomi del partito? Sono discorsi triti e ritriti, non dipendo da nessuno e se sarà sindaco deciderò come governare, anche se ovviamente mi identifico nei valori del Pdl».
Quanto alla possibile presenza di Bruni nella sua giunta, dice: «Non l'ha mai chiesto e credo voglia fare altro». Di nuovo Rapinese: «Il mio modo di fare politica parte dal basso, il vostro è l'opposto: ci sono i coordinatori che decidono su tutto, anche sui consiglieri da mettere in lista». Bordoli non ci sta: «Sono stata coinvolta nelle decisioni e in ogni caso saranno i cittadini a scegliere».
Rapinese polemizza sulle recenti nomine: «Umberto D'Alessandro si è ritirato dalla corsa a sindaco e subito dopo è stato confermato da Bruni ai vertici di Acsm, non è normale una cosa del genere per di più a un mese dalle elezioni». E la candidata Pdl: «Essendo una società quotata non avrebbe avuto senso rinviare e lasciare a tutto a metà».
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola mercoledì 28 marzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA