La Svizzera vuole la Lombardia
Oltre ventimila firme per il sì

È stata lanciata una petizione online per chiedere al Governo di Berna l'annessione della Lombardia alla Svizzera. Attivata pochi giorni, sul sito Petizionionline.it, ha già ottenuto più di 20mila sottoscrizioni

COMO «Annettere la Lombardia per noi non sarebbe un problema. Stiamo facendo discorsi analoghi con Baviera e Baden-Württemberg».
La proposta arriva direttamente dal ministro della difesa della confederazione elvetica, Ueli Maurer. Non uno qualunque ma il componente governativo deputato a presidiare i confini della Confederazione. «La Lombardia rappresenta circa il 90% del totale di tutti gli scambi commerciali con il nostro Paese - ha aggiunto Maurer - e per questo motivo preferiremmo avere rapporti con Milano che con Roma o Bruxelles».
Così questo scenario fantapolico anima, da giorni, le discussioni da una parte all'altra del confine. E c'è già chi ha pensato di far seguire alle parole i fatti. Come? Con la partecipazione popolare, strumento tipico della democrazia rossocrociata. È stata lanciata una petizione online per chiedere al Governo l'annessione della Lombardia alla Svizzera. Attivata da pochi giorni, sul sito Petizionionline.it, ha già ottenuto più di 20 mila sottoscrizioni.
«Cogliamo questa occasione - spiegano i promotori - La Lombardia diventerebbe il cantone svizzero numero 27 (otterrebbe, cioè, una maggior indipendenza), pagherebbe meno tasse, entrerebbe a far parte di un Paese efficientissimo e all'avanguardia, neutrale, estraneo all'influenza negativa dell'Unione Europea e degli Stati Uniti».
Ma non solo. «Passeremmo al franco svizzero, con una diminuzione dei tassi d'inflazione, pagheremmo un minor pedaggio autostradale e soprattutto - insistono i promotori della Lombardia rossocrociata - continueremmo a parlare italiano».
Da qui l'appello per «raggiungere le 500 mila firme e ottenere dal Governo un referendum per l'indipendenza». La strada, però, è in salita, come lo stesso Mauer, alfiere dell'Udc svizzero in seno al governo federale (lo stesso partito che ha promosso la campagna sui "ratti frontalieri", ndr) si è affrettato a precisare.
Perché, se da un lato l'ingresso della Lombardia nella Confederazione vorrebbe dire far sparire tutti i problemi diplomatici e fiscali come quelli sui frontalieri - ristorni, controlli doganali e black list - dall'altro se ne aprirebbe almeno un altro. Decisamente difficile da superare.
Berna, infatti, sa benissimo che l'annessione sarebbe al rovescio, essendo la Lombardia con suoi quasi 9,7 milioni di residenti molto più popolosa della Svizzera, ferma a poco meno di otto milioni. «È un'ipotesi irrealistica - ha così ammesso Mauer - Manca un modello, un esempio da seguire». E soprattutto in Svizzera non vogliono correre il rischio di italianizzarsi.

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