Pienone alla Fiera di Pasqua
Bigodini magici e calzino in testa

Comaschi e turisti adorano curiosare alla fiera di Pasqua a caccia di pentole che cuociono da sole, strofinacci che puliscono senza fatica e dolci che profumano l'aria

COMO È tornata la "Fiera di Pasqua" con le sue bancarelle (161 quest'anno), il suo mix di odori che sposa carne alla brace e zucchero caramellato in pochi metri di spazio, i suoi oggetti utili e inutili, grandi e piccoli, la sua frequentazione di "soli al mondo" che si muovono per l'angusto spazio di viale Varese come se non stessero marciando in mezzo a una moltitudine.
È un dato di fatto che per apprezzare davvero la "Fiera del giovedì santo" (perché tecnicamente si chiama così) bisogna amare il trash, fingere di essere all'interno di un episodio particolarmente riuscito dei Simpson, trattenere il fiato e lanciarsi senza pensarci troppo in mezzo agli oggetti in legno scolpiti a mano, ai tappeti multicolore, agli esemplari variopinti di  "Super Mop", il mocio che non sgocciola e che trattiene i liquidi garantendo una perfetta igiene.
Il pubblico ammira soprattutto quei prodotti quasi miracolosi che trionfano nelle televendite (e "visto in tv!!!", con un gran numero di punti esclamativi, è una sorta di garanzia) come la "superpenna" che ripara i graffi sulla carrozzeria.
Da sottolineare che, ogni anno, c'è un prodotto nuovo - se così si può dire - che tiene banco: nel 2011 erano, indubbiamente i "bigodini magici" ("non strappano, non stringono, non spezzano, funzionano su qualsiasi tipo di capelli") e "il calzino in testa" che acconcia in un istante. Ora sono già superati e per la "collezione 2012" si va sul concreto con un pelatutto in acciaio inossidabile che si trova in più bancarelle e - come da dimostrazione - pela veramente tutto, così come una padella che non attacca e tutto ciò che smacchia, lava, rigenera (preferenza personale per il "pulisci interstizi tra le piastrelle"). E poi tornano bigodini magici e calzino in testa per pettinarsi in un secondo.

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