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Giovedì 12 Aprile 2012
Faccia a faccia
Supino e D'Ambrosio
I temi sociali e la necessità di intervenire a sostegno delle famiglie mettono d'accordo Donato Supino (candidato sindaco della Sinistra per Como) e David D'Ambrosio (Udc) che si sono sfidati nel faccia a faccia web in diretta sul sito de La Provincia.
Nessuno dei due corre al primo turno in alleanza. «L'Udc è rinnovato - dice D'Ambrosio - sia nelle persone che nei modi. Non si è concretizzato per il Terzo Polo né sul candidato né sul programma né sul metodo di lavoro». Supino attacca invece Lucini: «Ce l'abbiamo messa tutta per correre insieme. A Cantù e Erba l'abbiamo fatto a Como no. Lucini mi aveva detto che aveva problemi ad apparentarsi con noi, ma non ha mai detto i motivo. A Como c'è troppa egemonia di Gaffuri. Forse non è piaciuto il fatto che io ho fatto in consiglio opposizione dura, anche contro consigli di amministrazione, come Ca'd'Industria, dove rappresentanti del Pd hanno avallato scelte non giuste».
Sia D'Ambrosio sia Supino auspicano che vengano annunciate le giunte prima di andare al voto, per una questione di trasparenza e Supino dice che «va sistemata anche la macchina comunale, con dipendenti troppo demotivati». Come pure si trovano d'accordo sul fatto che ci sono tante liste civiche «perché i due partiti maggiori non hanno svolto fino in fondo il proprio ruolo».
Molto scetticismo anche sulle paratie. «Io sono sempre stato contrario - tuona Supino - e se c'è anche solo una possibilità per bloccarle va percorsa. Poi dico che in pochi mesi si può sistemare il lungolago e basta». D'Ambrosio parla di «progetto gestito malissimo», dice che «va semplificato il più possibile perché è ridicolo arrivare nel 2012 a fermare l'acqua con dei panconi» e ancora che «la direzione lavori va cambiata».
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