Le categorie e la città futura
«Pronti a dare un aiuto gratis»

Impegno per Como che verrà presentato ai candidati sindaco. Giudizio molto duro sugli ultimi cinque anni

COMO Non è un elenco della spesa, tanto che problemi come le paratie e la Ticosa non vengono nemmeno citati. Sono le linee guida per un progetto di ampio respiro, che si pone come obiettivo quello di «far uscire Como dall'impasse in cui si trova».
Il documento si intitola «Un impegno per la Como che verrà» ed è frutto del lavoro delle associazioni di categoria (Ance, Api, Cdo, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confcooperative, Confindustria). Ieri mattina è stato illustrato e consegnato ai candidati sindaco.
«Non è vero che ci dividiamo sempre, è un testo condiviso - rimarca il presidente di Confindustria Francesco Verga -. Su queste basi siamo pronti a confrontarci con i futuri amministratori e a dare il nostro contributo. Fin da ora annunciamo che, se qualche imprenditore verrà chiamato ad assumere incarichi pubblici, rinuncerà al compenso e lo destinerà a progetti per Como».
La prima delle quattro parti è dedicata all'utilizzo del territorio. Parla di contenimento del consumo di nuovo suolo (meglio puntare sulla riqualificazione del patrimonio edilizio e di aree come Ticosa, caserme, Cardinal Ferrari), ma anche della necessità di realizzare la Borgovico bis, ampliare la Zona a traffico limitato, potenziare i parcheggi di interscambio, ottenere il secondo lotto della tangenziale, migliorare i collegamenti ferroviari con Milano.
Sul fronte dello sviluppo economico, si propone un piano di marketing territoriale che renda attrattivo tutto l'ambito lariano, una maggiore valorizzazione del patrimonio paesaggistico e architettonico, una piattaforma logistica per gli interscambi con il nord Europa, una pianificazione ragionata della aree produttive.
Terzo capitolo, cultura e università: offerta formativa e strutture scolastiche di alto livello, spazi destinati agli studenti universitari («portarli a Como significa attrarre nuove energie per il territorio»), maggiore attenzione al patrimonio razionalista e futurista anche nell'ottica delle opportunità turistiche legate a Expo 2015.

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