I ragazzi piangono Marco
Il ricordo: «Amico unico»

«Si cresce, le strade si dividono ma degli amici d'infanzia non ci si dimentica mai... soprattutto delle persone buone e rare come te».
Sono davvero decine i messaggi di questo tono "postati" sui vari social network dagli amici e dai coetanei di Marco Guarisco, il giovane comasco di 24 anni morto l'altra notte dopo avere urtato con la sua auto un jersey del cantiere per la terza corsia, in autostrada.

COMO «Si cresce, le strade si dividono ma degli amici d'infanzia non ci si dimentica mai... soprattutto delle persone buone e rare come te».
Sono davvero decine i messaggi di questo tono "postati" sui vari social network dagli amici e dai coetanei di Marco Guarisco, il giovane comasco di 24 anni morto l'altra notte dopo avere urtato con la sua auto un jersey del cantiere per la terza corsia, in autostrada.
Ieri sera, all'ospedale Sant'Anna, si sono concluse le ultime fasi dell'indagine che la Procura ha avviato sulla tragedia. La salma di Marco, dopo l'autopsia, sarà restituita ai genitori, a papà Attilio e a mamma Isa. L'esame è stato effettuato nel pomeriggio, ma il nullaosta della Procura della Repubblica arriverà probabilmente solo oggi. È probabile che per il funerale si debba attendere almeno fino a domani. Oggi, in ogni caso, al Sant'Anna, è allestita la camera mortuaria, che resterà aperta per l'intera giornata.
Ragazzo brillante, ben voluto, figlio unico, Marco lavorava a Lugano, nel negozio Louis Vuitton della centralissima via Nassa, dopo avere anche lavorato per qualche tempo al Fox Town di Mendrisio.
Sugli esiti dell'autopsia non è filtrato nulla, almeno non per ora. Bisognerà attendere che l'anatomopatologo depositi in procura le sue conclusioni, ma l'impressione degli agenti della polizia stradale di Busto Arsizio, intervenuti per i soccorsi e per i rilievi del caso, è quella che Marco possa avere sciaguratamente urtato la testa contro l'asfalto mentre la sua piccola macchina, una Toyota Yaris, si ribaltava sulla strada di casa.
Resta il nodo dell'illuminazione del cantiere, che di notte risulta piuttosto pericoloso, senz'altro più di quanto non lo sia di giorno. Ijersey in cemento segnano i restingimenti di corsia.

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Eco di Bergamo Addio Marco