Insubria, nuovo statuto
Como e Varese sono pari

Ora il rettore potrà essere espresso anche dalla sede di Como. Domani su "La Provincia" due pagine dedicate all'univesità

COMO - Domani su "La Provincia" due pagine speciali dedicate all'università. Spazio ai problemi degli studenti di Scienze infermieristiche e a tante iniziative, tra cui un concerto solidale per l'Emilia.
Zoom sul nuovo statuto dell'Insubria, appena pubblicato. Prevede sette nuovi dipartimento. Due dislocati a Como, quello di Diritto, Economia e Culture e quello di Scienza e alta tecnologia.
Con il nuovo statuto, che recepisce la legge Gelmini, l'Ateneo addio alle facoltà e concentra in questa sola struttura le attività di ricerca, didattica e formazione. I Dipartimenti comaschi, i cui direttori sono Stefano Serra Capizzano per Scienze e Laura Castelvetri per Diritto, potranno in autonomia gestire un budget, promuovere attività di ricerca e saranno composti da almeno 35 professori e ricercatori di ruolo a tempo determinato.
Così si legge dalla carta statuaria: «Al Dipartimento afferiscono i Corsi di Laurea, di Laurea magistrale e a ciclo unico, Corsi di specializzazione e Corsi di Dottorato che possono essere istituiti con il concorso di più Dipartimenti. Ciascun Dipartimento è referente principale (se i docenti al Dipartimento erogano la quota maggioritaria dei crediti dei relativi insegnamenti) o referente associato (se la quota dei crediti è non inferiore al 20%) di Corsi di studio. Tra le ulteriori novità, introdotte dallo Statuto, l'istituzione delle "Scuole", strutture di raccordo con lo scopo di coordinare l'attività didattica fra più Dipartimenti».
Tra le principali novità: il rettore resta in carica sei anni, potrà essere un docente sia di Como che di Varese, all'altra città spetterà il rettore vicario. Alle elezioni votano anche professori e ricercatori assunti a tempo determinato, allargata la base studentesca.
Gli organi dell'ateneo sono il Senato accademico con funzioni legislative, il Consiglio di amministrazione con funzioni di indirizzo e vigilanza e la Consulta come interscambio tra Università e territorio di riferimento. Eletti gli studenti che sceglieranno il rettore: dagli scrutini emerge che ha votato solo l'8%.

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