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Venerdì 22 Giugno 2012
Aristotele stende il Classico
Test facili per i tecnici
Difficile Aristotele e i flussi economici, interessanti l'emancipazione femminile e la sensibilizzazione al tema dell'immigrazione, abbordabile la legislazione turistica e la cilindrata di un motore, interminabili i disegni dei grafici. Le seconde prove di maturità per i 3550 studenti di Como erano eterogenee tanto quanto diversi sono i loro indirizzi scolastici.
I liceali del classico Volta si sono dovuti cimentare con Aristotele, filosofo che per la prova di greco non usciva dal '78.
Federico Pozzoli: «Si, difficile era difficile, ci abbiamo provato. Il passo sosteneva che la finalità e non il caso regolano la natura». Usciti dalle porte affaticati gli studenti intervistati erano ignari la versione fosse tratta dal De partibus animalium, opera affatto esplicitata. Al Volta speravano in Platone, lo stile di Aristotele infatti è problematico, sono testi pensati per essere letti, più simili ad astiosi appunti.
Altri maturandi spaventati dalla prova sono quelli dell'Istituto Caio Plinio. L'indirizzo economico ha dovuto affrontare un problema sui temuti flussi, Stefano Beretta: «Appena letto il testo della prova si, ci spiamo spaventati, è volata qualche parolaccia. C'era un problema sui bilanci, come speravamo, ma i flussi ci hanno messo in crisi. Comunque ce l'abbiamo messa tutta». Database, economia e informatica le altre opzioni per la prova di indirizzo economico.
Soddisfatto interesse per le prove al liceo Teresa Ciceri, in particolare le sezioni di scienze sociali. Martina Civati: «Dovevamo scegliere due temi su quattro. Gli argomenti erano sull'emancipazione femminile, sulle scelte dell'uomo nella società, sulle disuguaglianze e i conflitti sociali e sull'impegno nelle scuole per sensibilizzare i cittadini al tema dell'immigrazione».
Studenti contenti per tracce succulente e inerenti il loro percorso di studi: doppia fatica per i professori.
Per l'indirizzo sociale la presidente di commissione era Maria Teresa Niscio, professoressa del liceo Terragni di Olgiate, intervistata alle 12.30 lamenta: «Arrivo adesso in chiusura, perché stamattina ho aperto al Carlo Porta di Erba. Ieri ho fatto il contrario: ho aperto qui a Como e ho chiuso a Erba. Purtroppo capita che ci siano presidenze doppie e così devo correre per strada».
Presidente di commissione in contemporanea a Como che a Erba, le era già accaduto di reggere sia Como che Cantù.
Nessuna moria di professori all'Istituto Pessina, anche qui gli studenti esultano.
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