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Sabato 30 Giugno 2012
La città riscopre il tricolore
E ora sogna l'Europeo
Ci ha pensato Balotelli a risvegliare i comaschi e fargli sentire di nuovo l'orgoglio di essere italiani
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Giovedì notte la festa è andata avanti a suon di caroselli fino a quasi all'alba con il girone completamente bloccato esattamente come piazza Cavour.
Hanno aperto da una decina di giorni e sono il cuore della Spagna sul Lario. «Stiamo pensando se mettere un maxi schermo - spiega Miguel Garceran Nieuwenburg, dell'Andalusia ma con mamma olandese, titolare con la moglie del ristorante Olè di via Muralto - e se la partita fosse stata Spagna-Germania l'avremmo messo di certo, stiamo decidendo. Spero solo che prevalga la sportività italiana e che non ci siano danni al negozio». «Chi vincerà? Per la mia attività spero l'Italia, ma per il mio cuore la Spagna, ovvio. Dico solo che al mondiale Spagna-Olanda ero in Olanda e ha vinto la Spagna. Sono sempre nel posto sbagliato».In via Muralto tutti tifano Spagna - dal cuoco al personale - tutti rigorosamente spagnoli, così come tutti i prodotti (dalla birra alla paella) che vengono serviti a pranzo e a cena.
I principali bar della città si stanno preparando per la finalissima di domani sera. Da Villa Olmo ai giardini a lago a viale Rosselli, dal centro storico a via Vittorio Emanuele a Villa Geno, tutti trasmetteranno la partita con iniziative speciali e offerte promozionali che includono anche la cena. In tanti hanno esposto la bandiera italiana e ovunque ci sono già sulle classiche lavagnette nere la scritta ore 20.45 Italia-Spagna. Qualcuno ha lasciato - almeno per ora e forse per scaramanzia - quella con Italia-Germania.L'amministrazione comunale non organizzerà nulla per la finale di domani sera. «Se qualcuno vuole mettere a disposizione un maxischermo ben venga - hanno fatto sapere ieri da Palazzo Cernezzi - ma il Comune non installerà nulla poiché i costi sono troppo alti». Nessun maxischermo nemmeno a Sagnino, dove per il mondiale si era attivato il consigliere comunale Pdl <+nero>Marco Butti<+tondo> (tutti ricorderanno lo slogan Sagnino come Berlino) che fa però presente che «non essendoci più le circoscrizioni la cosa è più complessa». E comunque non ci sono più i tempi tecnici.
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La festa