Lidi pieni di bagnanti
Ma la crisi si sente

A Villa Olmo e Casate centinaia di persone, ma il budget è risicato. E a Villa Geno perso il 40 per cento dei clienti

COMO La televisione ha annunciato l'arrivo di Caronte e i comaschi rimasti in città sono corsi ai ripari. Le piscine sono, come sempre,  il rimedio al caldo estivo e finalmente sono di nuovo abbastanza piene.
Tanta gente a Villa Olmo, dove il lido mette a disposizione della cittadinanza due piscine scoperte - adatte sia agli adulti che ai bambini - bar, area wellness e privé con idromassaggio che si affaccia sul lago. Nonché  ombrelloni, lettini, cabine e  noleggio barca: in pratica è come essere al mare, solo che la sera si torna a casa a dormire. E la gente apprezza. Eccome.
A guardarsi in giro non sembra nemmeno che ci sia la crisi, tanto che al bar bisogna fare la fila. Eppure non è così, e lo confermano gli stessi gestori del lido: "Sono tutti  più oculati e si spende in maniera diversa. Ovviamente resistono i beni di prima necessità  come  l'acqua, il caffè, il gelato,  ma non ci si spinge molto oltre. Il ristorante annesso alla piscina, ad esempio, è più vuoto degli anni passati".
Stesso scenario a Casate, dove la calura si combatte facendo un tuffo in piscina o più semplicemente stando sdraiati all'ombra degli alberi del parco. Trovare un posto non è impossibile, non c'è il pienone come nei momenti migliori degli anni passati; ma che  la stagione sia finalmente iniziata lo dimostra il parcheggio, completamente pieno.
Diversa la situazione al lido Open Heaven di Viale Geno, che oggi era mezzo vuoto. Chi lavora nel locale conferma che è un anno difficile, iniziato male a causa del maltempo, e che sta continuando in negativo, con punte di quasi il 40% in meno rispetto allo scorso anno.

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Eco di Bergamo Sabato di bagni