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Venerdì 06 Luglio 2012
«Il giudice salvi Mectex
Abbiamo clienti e ordini»
L'ex proprietario, ora liquidatore dell'azienda di Erba, scrive ai dipendenti: «Stiamo rispettando il piano industriale e producendo utili»
Nella sua funzione di liquidatore, Aurelio Fassi, numero uno di quel che resta di Mectex spa, lascia aperta la porta della speranza. Lo fa con una comunicazione consegnata a ognuno dei suoi 50 dipendenti con la quale richiama all'ottimismo, benché proprio mercoledì il pm abbia «fatto verbalizzare il suo parere negativo all'ammissione al concordato».
«Troppo lunghi i cinque anni di pagamento» stabiliti nella proposta d'acquisto, ricostruisce Fassi, con la richiesta che «venga dichiarato fallimento» sulla quale il tribunale di Como non ha ancora emesso alcun giudizio.
Nello stabilimento di Erba, nel mentre, si naviga a vista. Non potrebbe essere altrimenti, del resto, giacché l'offerta presentata lo scorso 27 giugno dalla Adler Plastic spa di Ottaviano (sede in provincia di Napoli, un totale di 38 stabilimenti, dei quali sette in Italia, e un fatturato da 1,2miliardi di euro) aveva lasciato trapelare un certo ottimismo, ora raggelato dalle prime indiscrezioni fornite da Fassi.
Il concordato preventivo, insomma, è in bilico.
Nel frattempo, alla Mectex si lavora. «L'azienda sta rispettando il piano industriale e sta producendo utili», spiega, con commesse per 800mila euro dalla Spedo e un portafoglio ordini totale vicino 1,366milioni di euro.
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