Maturità, al Volta record di 100
Scientifico a bocca asciutta

Altri otto 100 dopo i due delle prime sezioni scrutinate. Dieci cento che fa cifra tonda, la E è la classe migliore di Como

COMO Al Volta record di 100: altri otto dopo i due delle sezioni già scrutinate. Dieci cento che fa cifra tonda, la E è la classe migliore di Como. Niente sorprese per il Giovio, se non disguidi per visionare i voti. Dovevano essere pubblicati alle 17,30, ma sono stati affissi in anticipo alle 14,30, salvo poi chiudere i cancelli dell'Istituto. Tutti salvi per un pelo al Pessina.
Le più grandi soddisfazioni arrivano dal liceo classico: nessun Istituto può vantare tanti 100 e delle medie voto così alte.
Complimenti allora a Federico Balamonte, Giulia Romano, Giulia Rizzi, Anna Legnani, Federica Gatti, Livia Marcon, Mara Romano e Riccardo Panza.
Nella sezione L tre massimi voti, sono quattro nella E con una media vertiginosa. 84,1 la media voto. Grazie ai 100 ma non solo: non figurano voti inferiori al 70, anzi ci sono 97 come quello di Federico Pozzoli. Questa è la classe più brillante di Como, batte il record che sino ad ora era detenuto dalla 5T del Setificio Paolo Carcano con 81 di media. Ad ora il classico batte anche lo scientifico Paolo Giovio: i voti inferiori di 70 si contano sulle dita, solo due 68 nella sezione D.
Al liceo Giovio oggi non ci sono 100, ma gli esiti della 5G e della 5M sono positivi. Nella G si trova un solo 62 e l'ottimo 95 di Samuele Mottin. Nella M tre 60 e due 62 sono bilanciati dal 90 di Haroun Mheni. Le medie voto pur non eccelse in decimi si attestano sul sette. Venerdì erano state scrutinate sei sezioni che potevano vantare medie come 79,65 e tre studenti con il 100.
Per esempio Elisabetta Corti, fresca di 100 nella 5SA subito fuggita al mare: «Sono a Spotorno, il voto della maturità l'ho saputo da mia madre per telefono. Avevo preso 44 su 45 agli scritti, l'orale è andato bene, potevo stare tranquilla e ora sono immensamente eflice». Tranquilla e senza trucchi: un 100 sudato con studio costante, almeno due ore al giorno. Racconta Elisabetta: «Porterò con me cari ricordi, il Giovio è una scuola che apre la mente su tante materie. Il nostro indirizzo era scientifico, più ore di scienze e fisica, il Brocca con la riforma non esisterà più. Ma professori speciali come Elena Sada mi hanno fatto appassionare anche alla letteratura».

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