Uffici postali in perdita
Sette a rischio chiusura

COMO Guadagnano poco, sono a rischio chiusura. Traballa il destino di sette uffici postali in provincia di Como e soprattutto degli utenti che sono abituati a servirsì lì.
In forse ci sono gli sportelli di Civiglio, Camnago Volta, Lemna di Faggeto Lario, Carlazzo, Asnago di Cantù, Manera di Lomazzo, Romanò Brianza di Inverigo.
Considerando che quando l'ufficio postale di Lora è stato chiuso per tre mesi causa rapina il quartiere è insorto dalla disperazione, è una tragedia.
Perché in quel caso gli anziani dovevano andare a Camnago Volta per qualunque commissione, dal ritiro della pensione al resto. Il loro ufficio postale di riferimento gli mancava talmente tanto che continuavano a richiederne l'apertura.
Nel caso venisse chiuso Camnago, in un caso del genere il loro peregrinare sarebbe ancora più lungo.
Questo è solo un esempi di quanto, seppure piccoli e periferici, gli uffici a rischio siano considerati fondamentali per i comaschi.
Eppure Poste Italiane sta considerando la loro soppressione.
Anche se l'azienda si affretta a precisare: «L'elenco degli uffici postali diseconomici è solo un impegno con l'AgCom e non un piano di chiusure. Ogni anno, in conformità alle disposizioni del Contratto di Programma, Poste Italiane deve inviare all'autorità di vigilanza (attualmente l'AgCom, in precedenza il ministero per lo Sviluppo  economico) un report sugli uffici postali e sulle strutture di recapito che non garantiscono l'equilibrio economico. Il monitoraggio è espressamente previsto dal contratto di programma anche ai fini della sostenibilità del servizio universale e del sistema nel suo complesso».
Tra gli uffici che non soddisfano i criteri di economicità, ci sono anche i sette di Como.
Secondo le Poste non è un piano di chiusure di uffici postali, «materia che eventualmente andrebbe discussa preliminarmente con gli enti locali, il Mise e l'AgCom».
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