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Domenica 22 Luglio 2012
Stagione turistica:
cresce l'accattonaggio
Si sono moltiplicati nel giro di pochi giorni. Chiedono l'elemosina a ogni angolo di strada e ai semafori, ma chi manda gli accattoni che riempiono la città?
Si incontrano agli incroci tra via Badone e via Paoli, via Canturina e piazza Camerlata, provinciale per Lecco, via Castelnuovo e via Piave, via Grossi e via Dante, via Roosevelt, via Italia Libera e via Grandi, quasi tutti rom. Sono numerosi i punti di Como in cui il fenomeno dell'accattonaggio si fa notare di più: una situazione che, prima della crisi economica generale, poteva anche infastidire i meno sensibili mentre oggi, a sentire il presidente della Caritas Roberto Bernasconi, «siamo tutti meno ricchi e tendiamo a solidarizzare di più, come avveniva una volta».
Il numero, in ogni caso, non è in aumento in termini assoluti, almeno stando alle stime degli operatori nel sociale e anche secondo l'assessore alla solidarietà e all'inclusione sociale: «Se c'è una percezione di maggiore presenza è perché, paradossalmente, l'accattonaggio assume le caratteristiche della struttura lavorativa e aumenta quando c'è più possibilità, come nei mesi estivi visto l'afflusso dei turisti. Si tratta, però, di persone che arrivano da fuori, sentitamente da Milano».
Veri e propri pendolari, ma è difficile generalizzare. In centro storico si incontrano ragazzi africani che vagano con gli occhi spiritati tendendo la mano e affermando perentoriamente un semplice, inequivocabile "Ho fame!". Ma ci sono altri che vendono i libri e le riviste delle cooperative editoriali, non mancano artisti di strada come l'originale suonatore di cimbalon che staziona al centro di via Rovelli, un chitarrista e cantante di colore (in tutti i sensi visto anche gli abiti variopinti) di rimarchevole bravura che si posiziona in via Boldoni e in via Cesare Cantù.
Itineranti sono un'orchestrina rom e un gruppo di ragazzi americani (si vedono ormai da tre anni) che improvvisano esibizioni di ballo hip hop per poi passare con il cappello.
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