Como, che autogol
il benvenuto ai turisti

Tanti turisti in arrivo dall'estero anche nel fine settimana appena concluso ma è tutto da rifare per dare loro il benvenuto in città. Perché chi arriva in auto dalla dogana di Ponte Chiasso

COMO Tanti turisti in arrivo dall'estero anche nel fine settimana appena concluso ma è tutto da rifare per dare loro il benvenuto in città. Perché chi arriva in auto dalla dogana di Ponte Chiasso e chi scende dal treno alla stazione di Como San Giovanni trova solo pessimi biglietti da visita. Come fontanelle senza acqua e bagni pubblici chiusi appena approdati in territorio comasco dopo la dogana. Ma anche toilette in pessime condizioni, niente carrelli porta valigie e barriere architettoniche ovunque in stazione. Si salva solo il valico turistico di Brogeda che ha tutti i servizi essenziali ma prezzi alti.
Nel week end code in entrata di auto con targhe tedesche, francesi e olandesi sia alla dogana di Ponte Chiasso sia a Brogeda nelle mattinate di sabato e domenica. Via vai di stranieri con bici e zaini anche in piazzale San Gottardo e all'interno della stazione.
Ma affinché la prima impressione di Como sia da vera città turistica c'è ancora molto da fare. A Ponte Chiasso i visitatori non si fermano nemmeno per una sosta: niente acqua dalle fontane, bagni pubblici chiusi e riuscire a parcheggiare è un miraggio. In più anche per gli ospiti degli hotel il parcheggio a pagamento dura solo due ore e costringe a controllare l'orologio anche in vacanza. «Vediamo la coda in entrata ma non si ferma nessuno ed è un peccato» afferma Carolina Brenna del negozio "L'angolo". «I bagni pubblici vanno riaperti, sono un servizio fondamentale» denuncia Michele Giuffreda de L'angolo dei sapori. Da piazza XXIV maggio fino a piazzale Anna Frank se qualche turista si ferma è solo per necessità. «Senza parcheggiare chiedono acqua per i cani» commenta un barista. Non va di certo meglio a chi ha arriva in treno: le prime impressioni in salsa comasca sono puzza di toilette sporche e fatica per trascinare le valigie sulle scale. Anche peggio in stazione.

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