Caccia all'evasore in volo
Nel mirino 70 ville da sogno

In missione con i velivoli della Guardia di finanza per identificare proprietà fantasma. Accertamenti su hangar e piste d'atterraggio private. Nascosti ogni giorno cinque milioni

COMO Il blu dell'acqua della piscina, immerso nel verde brillante di un prato che ha le dimensioni di un parco principesco, è un richiamo troppo invitante per essere ignorato. Soprattutto da chi ha una missione precisa da compiere: verificare che il lusso e la bella vita non siano il risultato di guadagni nascosti al fisco.
La minaccia per gli evasori fiscali e per le ricchezze segrete arriva dal cielo. E, più precisamente, viaggia a bordo di un Agusta Bell 312 grigio e verde della Sezione aerea della guardia di finanza.
«La nostra sezione - spiega il tenente colonnello Sergio De Santis, comandante del Roan, ovvero il Reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle - ha eseguito anche controlli presso 9 tra avio ed elisuperfici presenti sul territorio. Questo allo scopo di acquisire informazioni circa la reale capacità contributiva delle persone fisiche o giuridiche, attraverso il rilevamento della riconducibilità a soggetti residenti del possesso o dell'utilizzo di aerei o elicotteri».
Come dire: hai un hangar o una pista di atterraggio per ospitare aeromobili? Allora è facile che tu sia anche, di fatto, proprietario di un bene particolarmente costoso. Da qui i controlli fiscali. La procedura è ormai collaudata. L'equipaggio a bordo dell'elicottero individua una proprietà sulla quale vale la pena fare accertamenti, e non solo per la grandezza di una villa o la presenza di piscine, ma anche - ad esempio - per la presenza di siepi e barriere abbastanze alte da occultare, da fuori, la vista a potenziali curiosi, magari pure in divisa.


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