Campi estivi Coni
Tutta Italia imita Como

È partito da Muggiò dieci anni fa, allargandosi progressivamente in numeri, ma soprattutto in qualità, ed è stato adottato in tutta Italia il "Modello Camp" del Coni di Como. 

COMO È partito da Muggiò dieci anni fa, allargandosi progressivamente in numeri, ma soprattutto in qualità, ed è stato adottato in tutta Italia il "Modello Camp" del Coni di Como. 
Il palazzetto dello sport, la piscina e il campo Coni, sono le sedi di diverse attività sportive che riescono a coinvolgere ogni anno 250 bambini nei vari giochi,  indirizzando sia individualmente sia a squadre, nelle varie discipline: atletica, calcio, tennis, judo, frisbee, arrampicata, pallacanestro, nuoto, scherma, tiro con l'arco, unihockey, pallamano, badminton, bocce, baseball, go-back.
«Tutto improntato però - spiega il direttore del Camp, Claudio Zanoni - al divertimento, evitando qualsiasi tensione agonistica. Come è stato dimostrato in tanti anni dei nostri camp, voluti proprio a questo scopo dal compianto presidente Alberto Botta, tantissimi atleti hanno poi trovato la loro strada nella disciplina sportiva a loro più congeniale».
L'impostazione data dal Coni di Como dieci anni fa, ha fatto scuola, inducendo la dirigenza romana  a trasferire  quest'anno la "formula comasca" negli Edu Camp Coni a livello nazionale, con un proprio logo. Sono 27 in tutta Italia, ma in Lombardia solo Como e Milano.
La "pagella" stilata dagli osservatori romani promuove a pieni voti il Camp di Como, che viaggia su una media di 230 bambini per ogni settimana di  attività, contro la media di 60/80 dei camp di  altre province.
La "squadra" di Zanoni si compone di una trentina di istruttori, coordinati nelle varie attività da Stefano Trombetta, Marco Furlan e Luca Clerici, oltre a Rossana Villa, impegnata nel formazione e nel continuo aggiornamento degli istruttori. Tutti sono inseriti nell'Albo nazionale del Coni.

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