Il Pd: «Rinaldin lasci»
Ma il Pdl lo difende

Da Gaffuri a Lucini la richiesta di dimissioni dopo la condanna. Formigoni: «La legge non lo impone». Il consigliere regionale: «Cadute le accuse più gravi, io rimango al mio posto»

COMO Il Pd chiede le dimissioni di Gianluca Rinaldin, il Pdl lo difende.
All'indomani della condanna a due anni e sei mesi rimediata dal consigliere regionale per truffa e falso (mentre è stato assolto dalle accuse più gravi, vale a dire corruzione e truffa aggravata nell'ambito della "tangentopoli" sul turismo), il mondo politico lariano si divide. Dal centrosinistra, con il capogruppo in Regione Luca Gaffuri (collega di Rinaldin a Milano) e il sindaco Mario Lucini, arriva esplicitamente la richiesta di un passo indietro. Mentre i vertici del Pdl - dallo stesso governatore Roberto Formigoni, passando per il coordinatore regionale Mario Mantovani e il numero due lariano Patrizio Tambini, ritengono che Rinaldin possa conservare lo scranno al Pirellone. Il diretto interessato replica: «Cadute le accuse più gravi, io rimango al mio posto».

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