Voto di scambio con le cosche
Regione, arrestato Zambetti

L'assessore alla Casa della giunta Formigoni è accusato di avere acquistato un pacchetto di 4.000 voti pagando 200.000 euro a due esponenti della 'ndrangheta. Formigoni: gli ho revocato le deleghe

MILANO L'assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti (Pdl), 60 anni, è stato arrestato questa mattina a Milano dai carabinieri. E' accusato di avere comprato voti, in particolare un pacchetto di 4.000 preferenze in occasione delle elezioni regionali 2010, pagando 200.000 euro agli esponenti della 'ndrangheta, Giuseppe D'Agostino, gestore di locali notturni e a Costantino Eugenio, gestore di negozi, legati ai Mancuso della provincia di Vibo Valenzia e ai Morabito-Palamara Bruzzaniti di Africo Nuovo.

"Ho revocato le deleghe all'assessore Zambetti. Ciò di cui si parla è estremamente grave": lo riferisce, via Twitter il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, dopo l'arresto dell'assessore regionale alla Casa

A carico dell'assessore, ex Udc e passato al Pdl nel 2009, vi sarebbero intercettazioni telefoniche che documentano le fasi del pagamento. L'arresto è stato chiesto dal pm della Dda Giuseppe D'Amico ed è stato disposto dal gip Alessandro Santangelo. Tre i reati che gli vengono contestati: scambio elettorale politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione con l'aggravante di aver agevolato la 'ndrangheta.

Complessivamente sono una ventina le persone arrestate. Un'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa anche nei confronti di Ambrogio Crespi, fratello minore di Luigi, ex sondaggista. Secondo l'accusa era Crespi jr a rastrellare i voti nei quartieri periferici di Milano, grazie ai suoi contatti con la malavita organizzata.

L'inchiesta che ha portato all'arresto dell'assessore Domenico Zambetti ha dimostrato la capacità di incidere "sulla democrazia del Paese e sulla libertà di voto" da parte della 'Ndrangheta. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini.

Zambetti è stato in passato assessore all'Ambiente e all'Artigianato ed è il quinto assessore delle giunte Formigoni a essere arrestato, dopo Guido Bombarda (Formazione professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio) e Massimo Ponzoni (Protezione civile, Ambiente).

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