Caccia in Italia, una sola sigla
Fidc ed Anuu ci provano

Firmato un protocollo d'intesa per avviare la fusione. Tutte le altre associazioni venatorie nazionali saranno poi invitate a far parte del nuovo soggetto. «Passo necessario per contrastare strumentalizzazioni e falsità»

ROMA Un primo concreto passo verso la fusione della Fidc (Federazione italiana della caccia) e dell'Anuu Migratoristi (Associazione dei migratoristi italiani per conservazione dell'ambiente naturale), una fusione concepita per dare vita ad un nuovo sodalizio rappresentativo delle basi sociali, primo passo verso un nuovo tentativo di creare un unico organismo che porti avanti le istanze di tutti i cacciatori d'Italia, è stato compiuto con la firma del protocollo d'intesa da parte dei presidenti delle due associazioni.

Anche i tecnici al lavoro
Nei giorni scorsi il presidente nazionale della Fidc, Gian Luca Dall'Olio, e quello dell'Anuu Migratoristi, Marco Castellani, su mandato dei rispettivi organi associativi, hanno infatti firmato un protocollo d'intesa allo scopo di definire, in tempi brevi, un progetto che porti alla formale fusione tra le due associazioni ed al dare vita ad un nuovo, unico soggetto, con l'auspicio che lo stesso possa essere condiviso e partecipato da parte delle altre associazioni venatorie.

A tale scopo è stato costituito un gruppo di lavoro al quale partecipano anche importanti professionalità tecniche.

«Gestione scientifica»
Dall'Olio, al termine della firma del documento, ha affermato che «La nuova associazione che intendiamo costruire sarà basata su comuni linee operative, atte a garantire una gestione corretta e scientifica dell'attività venatoria, implementando le nostre capacità di ricerca, in rapporto con il mondo scientifico, e quelle di gestione del territorio ai fini del suo miglioramento ambientale, in rapporto con il mondo agricolo, nel rispetto delle tradizioni cinegetiche legittime del nostro Paese e di tutte le forme di caccia sostenibili, valorizzandole e promuovendole nel loro complesso con pari dignità e considerazione».

«Nel frattempo favoriremo in ogni modo il necessario coordinamento fra le nostre realtà sia a livello nazionale, sia a livello territoriale, per agevolare, da subito, un'azione maggiormente coordinata e unitaria dei rispettivi dirigenti» - ha concluso il presidente della Fidc - «Un'azione mirata al perseguimento dei comuni obiettivi di politica venatoria e gestione agro - ambientale, indicati dal protocollo d'intesa sottoscritto, che guarda all'Europa per ridare alla caccia italiana il ruolo che ben si merita».

«Profondo cambiamento»
Castellani a questo proposito ha dichiarato «Da molto tempo l'Anuu Migratoristi sostiene la necessità di  un profondo cambiamento nell'organizzazione del mondo venatorio italiano. Reputo questa iniziativa veramente strategica per il futuro della caccia italiana e sinceramente auspico che vi aderiscano tutte le altre associazioni venatorie, a cominciare da quelle che con noi già fanno parte del coordinamento di Face (Federazione delle associazioni dei cacciatori europei per la conservazione della natura) Italia e alle quali tale proposta è già stata avanzata in tale sede».

«Si giungerebbe così ad una effettiva ricomposizione dell'intero mondo venatorio italiano nello scenario operativo nazionale ed europeo, in modo moderno ed efficiente e finalmente in grado di affrontare, con le adeguate professionalità, sfide particolarmente difficili, ma necessarie» - ha concluso il presidente dell'Anuu Migratoristi - «Soprattutto nel campo della ricerca scientifica e della comunicazione con la società e le istituzioni, anche per  contrastare, fatti e dati alla mano, le tante strumentalizzazioni e falsità che vengono spacciate nei nostri confronti».

Il precedente da superare
Già nel luglio 2010 Castellani spinse verso l'unificazione. «Occorre agire subito perché non c'è più tempo da perdere. Serve unire tutto il mondo venatorio avendo il coraggio di guardare ai veri interessi della caccia e dei cacciatori italiani, e quindi di dare la disponibilità ad arrivare velocemente alla costituzione di una unica associazione dei cacciatori italiani»; questo, in sintesi, il messaggio che Castellani inviò ai presidenti di Enalcaccia, Fidc e Libera Caccia, che aderiscono a Face (Federazione delle associazioni di cacciatori europee) Italia.

Quell'appello non ebbe il successo che il presidente dell'Anuu Migratoristi auspicava. Adesso ci si riprova e forse non è esagerato lo sperare che sia la volta buona.
                                                                                 Giovanni Maccarrone

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