Redditest e conti in tasca
A Como vietato essere poveri

Como ha già avuto un assaggio delle sorprese che potrebbe riservare il redditest, col piazzamento in fondo alla classifica nazionale d'infedeltà, insieme alle città del profondo Sud, diffusa l'altro ieri da un sondaggio del Centro Studi Sintesi di Mestre.

COMO Como ha già avuto un assaggio delle sorprese che potrebbe riservare il redditest, col piazzamento in fondo alla classifica nazionale d'infedeltà, insieme alle città del profondo Sud, diffusa l'altro ieri da un sondaggio del Centro Studi Sintesi di Mestre.
Un posto dietro la lavagna arrivato dopo che gli analisti, basandosi su dati istituzionali, hanno sottratto dal reddito disponibile al 2010 i costi (valutati in base alle spese medie territoriali, non reali sui singoli contribuenti) per alimenti, elettricità e carburanti. Ad accendere il sospetto d'infedeltà su Como, però, sono stati certi indicatori di benessere, dalle auto di grossa cilindrata alle (tradizionali e da sempre numerose a Como) case di pregio.
Un meccanismo impietoso. Analoghe sorprese sono in arrivo, sui singoli, col redditest, che si basa sullo stesso criterio di reddito meno spese. Il software di autovalutazione disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate (http://redditest.agenziaentrate.it) consente di verificare la propria denuncia redditi e capire se, alla fine, a seconda che venga assegnato un bollino verde o rosso, si potrà essere sospettati, o meno, di infedeltà fiscale.

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