«Studiamo per terra
per colpa dei vandali»

Como città universitaria, sì ma mancano i posti dove studiare. Sopratutto dopo la chiusura della "saletta", così come gli studenti l'hanno rinominata, nella biblioteca comunale.

COMO Como città universitaria, sì ma mancano i posti dove studiare. Sopratutto dopo la chiusura della "saletta", così come gli studenti l'hanno rinominata, nella biblioteca comunale.
«In attesa di conoscere il nominativo degli autori dei danni ai tavoli, la sala studio rimarrà chiusa al pubblico»: è l'avviso affisso sulla porta dell'aula al pian terreno, chiusa per il secondo anno di fila a causa di vandalismi. Stesso discorso per i servizi igienici maschili, «inagibili a causa dell'inciviltà di alcuni utenti», si legge.
«Un segno di mancanza di rispetto» afferma Luca Antonucci, 23 anni, «non solo nei confronti del bene pubblico ma anche di tutti coloro che usufruiscono del servizio».
«Purtroppo a causa di pochi ci vanno di mezzo tutti» afferma Licia Viganò, responsabile della biblioteca comunale; «sicuramente la colpa non è degli universitari, ma di qualche ragazzino che ha imbrattato i tavoli con incisioni e scritte». Quei tavoli che hanno visto generazioni di studenti, essendo i primi tavoli con cui «fu allestita la bibliteca nel momento dell'apertura», ora sono sottoposti ad un «lavoro di ripristino; non appena sarà terminato torneranno al loro posto».

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Eco di Bergamo I vandalismi