Skater, un vigile punito
Ma ora la gente lo difende

COMO - Ragazzi scatenati con lo skateboard, in città. Tempo fa, un vigile urbano era stato sottoposto a un provvedimento disciplinare per aver redarguito uno di questi ragazzi usando maniere forse troppo brusche. Ma i comaschi ora lo difendono. Raffica di lamentele da parte dei cittadini, con lettere inviate al sindaco Marondio Lucini, al comandante della Polizia locale Vincenzo Graziani ma anche a La Provincia.

Il geometra comasco Beppe Dosi, racconta un'esperienza vissuta in prima persona e si schiera «senza se e senza ma» dalla parte del vigile finito alla ribalta nei giorni scorsi per aver pesantemente redarguito un ragazzo (il giovane sostiene di essere stato strattonato e l'inchiesta interna si è conclusa con una sospensione di due giorni per l'agente) che sfrecciava con lo skate sul lungolago.

«In via Vittorio Veneto, direzione monumento, mi sono trovato due di questi bravi ragazzi in contromano - spiega il lettore - e velocissimi. Soltanto una mia pronta e brusca frenata della vettura ha evitato il peggio. Alle mie rimostranze, credo giuste, non solo mi hanno insultato, mi hanno anche accompagnato per un breve tratto irridendomi. Ma a queste persone è concesso sempre tutto e di più? Per la cronaca, questo è capitato anche ad altri cittadini, in quanto la zona è frequentata da irresponsabili».

Anche in centro storico non è difficile raccogliere testimonianze di commesse o titolari di negozi furibondi per le peripezie di qualche skater. In qualche caso urtano i passanti, altre volte finiscono contro le vetrine.

Una situazione confermata dal comandante della Polizia locale.

Leggi i servizi e le interviste ne La Provincia in edicola venerdì 7 dicembre