Como, 62 telecamere
e nessuno le guarda

Oltre 500mila euro spesi per acquistarle e installarle, nel corso degli anni. Eppure servono a poco. Parliamo delle telecamere posizionate in tutta la città dal Comune. Sono 62, stando ai dati forniti proprio da Palazzo Cernezzi.

COMO Oltre 500mila euro spesi per acquistarle e installarle, nel corso degli anni. Eppure servono a poco. Parliamo delle telecamere posizionate in tutta la città dal Comune. Sono 62, stando ai dati forniti proprio da Palazzo Cernezzi. Ma è lo stesso assessore comunale alla Sicurezza Marcello Iantorno a spiegare che «gli agenti per visionare le immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza scarseggiano». I problemi di organico della Polizia locale, d'altra parte, sono ben noti da tempo.
E così le telecamere si rivelano spesso inutili, anche perché le immagini - come da regolamento votato in consiglio comunale - vengono conservate solo per «tre giorni lavorativi successivi alla rilevazione», fatti salvi i casi in cui si debba «aderire a una specifica richiesta investigativa dell'autorità giudiziaria». Può capitare, insomma, che qualcosa di importante sfugga e poi venga cancellato. «Non si può pretendere - dice Iantorno - di avere 62 adetti, ognuno impegnato a guardare le immagini di una telecamera. Si tiene sotto controllo più che altro la situazione del traffico». E il sindaco Mario Lucini (ha la delega alla Polizia locale) aggiunge: «Vista la situazione, è fondamentale l'aiuto dei comaschi.

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