Como, cassa in deroga
Dimezzati i fondi, è allarme

Nei primi 10 mesi dell'anno nella nostra provincia presentate 689 domande: una crescita del 28%. Un dramma per le piccole imprese, denuncia Confartigianato

COMO Cassa in deroga, i fondi dimezzati mettono in allarme le piccole imprese comasche.

Nei primi 10 mesi dell'anno, nella sola provincia di Como sono state presentate 689 domande di cassa integrazione in deroga. Una crescita del 28,07% rispetto allo stesso periodo del 2011, con 4.144 (contro i 2.999 dell'anno passato) lavoratori interessati da questo ammortizzatore sociale che, a differenza della cassa ordinaria e straordinaria, privilegia il sostegno ad aziende di piccola e piccolissima entità.

Dal prossimo anno, però, ciò che è stato fino a oggi non sarà più. «Pur non ancora sottoscritto - spiega Franco Santambrogio (Cgil) - l'accordo tra Stato e Regioni prevede un taglio netto a disposizione per la cassa in deroga in Regione Lombardia. In sostanza, si passerebbe dall'attuale dotazione, pari a 240 milioni di euro, ai previsti 110 milioni di euro».

A giugno, i fondi  potrebbero essere già finiti. I dati forniti da Confartigianato Como indicano che a essere maggiormente penalizzate saranno le realtà più piccole. L'88,2% delle richieste avanzate nei primi dieci mesi dell'anno sono state sottoscritte da aziende con meno di 10 dipendenti.

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