Como, Rumi contro l'ospedale
Vuole 1,5 milioni di euro

Processo davanti al giudice del lavoro di Como contro il licenziamento retroattivo per gli anni successivi al suo arresto, avvenuto nel febbraio del 2003

La richiesta è da capogiro: un milione e mezzo di euro. Il professor Angelo Rumi prova a batter cassa, portando l'ospedale Sant'Anna di fronte al giudice del lavoro del tribunale di Como, contestando il licenziamento retroattivo deliberato nel novembre del 2011. Rumi era stato condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione per sette omicidi colposi, reati caduti in prescrizione prima che la sentenza diventasse definitiva.

La prima udienza del processo civile al tribunale del lavoro si terrà, invece, venerdì prossimo: la richiesta, in sostanza, è che venga annullato il provvedimento di licenziamento emesso dalla commissione di disciplina. Non si tratta, però, di un reintegro in quanto Rumi si era volontariamente dimesso (per andare in pensione) alla conclusione definitiva del suo processo per i sette omicidi colposi, quando la corte d'Appello di Milano sentenziò l'avvenuta prescrizione dei reati.

Il conto di Rumi nei confronti del Sant'Anna è salato: l'ex primario chiede il riconoscimento dell'indennità per il mancato preavviso del licenziamento, la parte di stipendi mancanti dal 2003 al 2008, i relativi contributi previdenziali e le spese legali. Totale: un milione e 500 mila euro. Centesimo più, centesimo meno.

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