Como, la grinta di Paolucci
«Torniamo ad avere coraggio»

Il mister suona la carica proprio nel momento più delicato della stagione: «Non ci sono scuse: noi non dobbiamo vincere il campionato, possiamo anche perdere o pareggiare, ma non dovremo più sbagliare atteggiamento»

COMO - Allenamento allo stadio ieri per il Como, proprio dove si è andata in scena l'ultima brutta prova della squadra. Orsenigo è inagibile, per lavori di manutenzione alla caldaia.

È come tornare sul luogo del delitto, dove il delitto è la prestazione apatica, senz'anima, contro l'Entella. Non c'è nemmeno Zambrotta, assente giustificato (ma lui non è tenuto a esserci sempre), a dare conforto ai giovani giocatori del Como.

In compenso c'è un Silvio Paolucci tarantolato. Che catechizza la squadra negli spogliatoi per una decina di minuti. Ha chiesto coraggio, determinazione, più cattiveria.

Coraggio, però, è la parola più utilizzata. «Non ci sono scuse: noi non dobbiamo vincere il campionato, possiamo anche perdere o pareggiare, ma non dovremo più sbagliare atteggiamento. Pretendo un cambiamento domenica prossima. Cosa ho chiesto? Di tornare a giocare con coraggio, come facevamo all'inizio del campionato».

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