Il gospel benefico
commuove il Sociale

Successo venerdì sera per il concerto del coro Black harmony proveniente dalle Antille. Il ricavato è stato consegnato ad dottor Mario Landriscina, in rappresentanza dell'ospedale Sant'Anna

COMO - L'appuntamento con il gospel è, ormai, diventato irrinunciabile anche in Italia, anche a Como, con l'avvicinarsi del Natale.
Quella che è una consuetudine nelle domeniche delle chiese afroamericane si è trasformata in un'abitudine dalle nostre parti. E il successo dei Black Harmony Gospel Singers, in scena venerdì sera al Sociale nell'ambito del progetto benefico "Il teatro per gli altri", testimonia la voglia di partecipazione del pubblico. In tanti anni sono passate numerose formazioni nella massima sala cittadina, tutte con un repertorio simile: immancabili "Amazing grace", "When the saints go marchin' in", "We shall overcome".
Poi, siccome è Natale, ecco classici che escono dalla tradizione, ma sono ben noti come "White Christmas", "Have yourself a merry little Christmas", "Silent night" e "Jingle bells". Anche questi cantori delle Antille non sono venuti meno e a segnare la differenza sono state soprattutto le voci - strepitosa Tess nella "Many rivers to cross" di Jimmy Cliff e ottimo il leader Jérémie Viraye in una profonda "Go down Moses" - e anche le calde lacrime che sgorgavano quando i brani raggiungevano più intensità.
Da non dimenticare l'intento benefico della serata, introdotta da Barbara Minghetti, presidente del Teatro Sociale Aslico, con l'assessore Gisella Introzzi in rappresentanza dell'amministrazione comunale, Giacomo Castiglioni, presidente della Fondazione provinciale della comunità comasca, e Angelo Porro, presidente della Bcc Cantù per consegnare al dottor Mario Landriscina, in rappresentanza dell'Azienda ospedaliera Sant'Anna, un tangibile segno della generosità lariana.
Alessio Brunialti

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