L'orco Shrek balla e canta
I bambini riempiono il Sociale

Il cartone animato diventa musical. Non convince la critica, ma piace alle famiglie e in particolare ai bambini che si sono scatenati seguendo lo spettacolo nella massima sala di Como

COMO - Una messa in scena come quella di "Shrek, il musical" piace ai bambini, che hanno affollato il Teatro Sociale di Como ieri in doppia razione, pomeridiana e serale, piace ai genitori, che sono più impegnati a divertirsi con i figli che a guardare il palcoscenico, e fa sorgere qualche dubbio nel critico solitario.
Allo spettacolo non manca niente: belle le luci, smeraldine come il protagonista, scenografie che ricalcano quelle del lungometraggio, costumi clonano quelli del film mentre il trucco trasforma Nicolas Tenerani nell'orco verde e Alice Mistroni in Fiona. Qualche problema in più per il costume da Ciuchino di Emiliano Geppetti: volto umano e corpo d'asino, era il più difficile da rendere. Già, ma perché bisogna renderlo? Ecco il dubbio: perché oggi un'opera d'arte, definitivamente declassata a prodotto, non è unica, ma costantemente ripetuta con la speranza, per nulla celata, di moltiplicarne il successo?
I bambini, comunque, ridono, cantano e battono le mani: lo spettacolo è tutto per loro anche se, probabilmente, nessuna delle canzoni composte appositamente per l'occasione (in uno stile a metà tra le sigle dei cartoni animati e la canzonetta pop più semplice) entrerà nella storia. La presenza della band dal vivo è un punto di forza che evita l'effetto mummificato di altre produzioni consimili.
Alessio Brunialti

L'approfondimento su "La Provincia" in edicola il 6 gennaio 2013



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