Maroni ai comaschi
«Sosterrò le imprese»

Il candidato leghista alle regionali: «Chiedo il voto su un programma ben preciso nel quale descrivo le cose da fare, innanzitutto il sostegno alle imprese e il lavoro ai giovani. E poi dico di votare me per la mia storia personale, per la mia esperienza».

COMO Roberto Maroni alle scorse amministrative a Como ha vinto il centrosinistra in una zona tradizionalmente di centrodestra. Come pensa di riacquistare la fiducia dei comaschi?
Eravamo divisi, la Lega dal Pdl. Adesso abbiamo fatto un accordo. Per la Regione chiedo il voto su un programma ben preciso nel quale descrivo le cose da fare, innanzitutto il sostegno alle imprese e il lavoro ai giovani. E poi dico di votare me per la mia storia personale, per la mia esperienza. Ho fatto tre volte il ministro e ho ottenuto risultati significativi contro la mafia e la criminalità organizzata e per rendere più accessibile il mercato del lavoro. La Lombardia è una grande regione, la più grande d'Italia, tra le prime in Europa. È più grande di metà degli Stati che compongono l'Unione Europea e penso che si meriti alla guida una persona che ha l'esperienza che io ho. I miei avversari, in particolare l'avversario del centrosinistra, non è stato nemmeno consigliere comunale. Temo che mettere lui alla guida significhi far schiantare la Lombardia.
Storicamente a Como città la Lega non ha mai sfondato, ottenendo percentuali più alte in provincia. Come lo spiega?
Probabilmente per una questione più di uomini che di strategie e contenuti. Infatti a Varese è successo esattamente il contrario e sono due città simili.

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