La morte di Bignasca
Testimonianze dei frontalieri

Abbiamo raccolto alcuni pareri sulla morte del fondatore della Lega dei Ticinesi, che più volte si è scagliato contro i frontalieri

COMO - "Bignasca? Non hai mai costituito un grosso problema, a volte era divertente, al punto che era anche oggetto di prese in giro. Dispiace per la sua morte, ma sui frontalieri la sua scomparsa non avrà ripercussioni" dice Raffaele e "Era il Bossi del Ticino, forse ha gridato troppo" fa eco Angelica.

Sono solo alcune delle voci dei comaschi che lavorano oltreconfine. Per loro, raggiunti al centro commerciale Serfontana, la convivenza italo-svizzera non è mai stata messa in crisi dalle dichiarazioni dell'esponente della Lega dei Ticinesi.

Eva Arbaz di Stabio, barista al Serfontana, invece commenta: "Sono dispiaciutissima, diceva molte cose giuste, il lavoro prima bisogna bisogna darlo agli svizzeri, poi ai frontalieri. Mi piaceva anche come diceva le cose, con forza".

Su La Provincia in eicola l'8 marzo un ampio servizio sul tema.

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