Bar senza slot
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Nel Comasco per ora sono solo cinque, nessuno a Como città. ma lettori e gestori possono indicarne altri alla Provincia

COMO Li hanno visti rovinarsi, uno dopo l'altro, gettone dopo gettone, perdita dopo perdita. Spesso basta un'ora per giocarsi la pensione, lo stipendio o i soldi della cassa integrazione. Li hanno visti perdere tutto, eppure insistere a inserire monete nelle mangiasoldi spuntate ovunque come un'epidemia.
Alla fine non ce l'hanno più fatta e hanno detto basta. «Fuori le macchinette da questo bar e chi vuol rovinarsi giocando, vada altrove».
I bar che dicono no all'ultima ossessione che sta rovinando gli italiani, ci sono, anche nelComasco. Alcuni, cinque, sono sul sito www.senzaslot.it, ma il nostro giornale vuole trovarne altri, per renderli pubblici su "La Provincia" e sul nostro sito. Perché cinque bar slot free - anche se l'elenco è certamente incompleto - sono pochi. Vuol dire che molti altri chiudono gli occhi su quegli sguardi persi nel vuoto mentre sperano di vincere e continuano a perdere.
Il gioco è legalizzato dallo Stato, certo, ma ha permesso di giocare d'azzardo anche chi prima non sarebbe mai entrato in un casinò o si sarebbe limitato ad entrarci solo qualche volta all'anno.
Con le macchinette mangiasoldi giocano tutti, a qualunque ora. E quel che è peggio diventano quasi tutti dipendenti, sotto agli occhi dei baristi che spesso si sentono chiedere i soldi in prestito. I bar slot free conosciuti, per ora, sono:Bar Angelo di Cantù, in via Dante Alighieri 19, il Bar 13 via Rosales di Lomazzo, il Bar gelateria pasticceria Monti, in via Case Sparse 22 a Domaso, il Bar Pace in via Statale Regina 51 a Gera Lario e il Non solo Bar in via Roma 35 ad Albese con Cassano. La Provincia scommette che ce ne sono altri. Le segnalazioni vanno inviate a [email protected] . I bar con le slot, come da decreto Balduzzi pubblicizzato anche dall'Asl di Como, sono tenuti a esporre la locandina dove si spiega che il gioco può diventare una dipendenza, che chi pensa di avere problemi può chiamare lo 031-370.870 o il numero verde del ministero 800921121 (www.giocareresponsabile.it)

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