Schiaffo di Virzì a Como
«Bella Varese, girerò qui»

il regista, quando girava sul Lario, disse: «Che vergogna il Politeama ridotto così». Parole diverse a Varese

COMO Per Como pollice verso. Per Varese (mica Hollywood) pollice alzato. Il regista Paolo Virzì snobba un lago, il nostro e si innamora di un altro, il loro.
Nonostante la tiepida accoglienza dei varesini che si lamentano per il traffico creato dalla troupe del film «Il capitale umano» e i posteggi levati al loro tran tran, Virzì loda la loro città. Al punto da arrivare a dire che può trovare una nuova economia attraverso le produzioni cinematografiche.
«Prima di venire a Varese ho cercato su internet qualche traccia di altre produzioni - ha detto il regista - e mi ha molto incuriosito la tradizione cinematografica locale».Quindi potrebbe anche decidere di tornare per girare altre scene del suo ultimo film. Diversi commenti, quindi, rispetto a quelli rilasciati dal regista sul Polietama di Como.
Quando era venuto a Como infatti aveva dichiarato: «È uno scandalo che una città come Como, una delle più ricche d'Italia, con un Pil altissimo, con imprese e industrie possa sopportare e accettare come inevitabile una cosa del genere: che un patrimonio così prezioso, così importante sia lasciato morire così».
E quando l'assessore Marcello Iantorno, il presidente del Politeama e il direttore del Conservatorio gli si erano fatti intorno per dirgli: «Stia tranquillo che lo sistemiamo», Virzì aveva anche commentato: «Mi raccomando, che vi controllo e torno per vedere se lo avete sistemato sul serio».

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