Homepage / Como città
Lunedì 25 Marzo 2013
Lega ticinese e frontalieri
alleati contro la vignetta
L'aumento del bollino di pagamento dell'autostrada svizzera non piace neppure alla Lega dei Ticinesi e all'Udc Svizzero. Dopo tante battaglie su fronti opposti una tregua nel nome del risparmio
La vignetta salirà così, nei prossimi anni (si parla di entrata in vigore nel 2015), da 40 a 100 franchi. Con buona pace delle migliaia di frontalieri che, anche per percorrere un tratto non certo lungo di autostrada, dovranno sottostare all'esborso maggiore. Visto che l'aumento del prezzo, a conti fatti, si aggira attorno al 150 per cento. Ma non sono certamente i soli a considerare il provvedimento sbagliato.
E tra i primi ad alzare la voce c'è l'esponente della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri: «Non sottovalutiamo le implicazioni di un simile provvedimento. Ora l'aumento del costo da 40 a 100 franchi viene spiegato con i maggiori oneri a carico della Confederazione, che si troverà a gestire 376 chilometri di strade in più, ma questo non lo giustifica comunque».
«Il traffico - chiarisce - su gomma tramite dazi e sopraddazi sui carburanti, vignette, eccetera, contribuisce a finanziare la ferrovia con contributi miliardari. Se i soldi della strada venissero impiegati per la strada, invece di venire massicciamente trasferiti alla ferrovia, non ci sarebbe alcun bisogno di aumentare il costo della vignetta».
Da qui dunque la presa di posizione contraria. Secondo i leghisti ticinesi, inoltre, l'aumento del costo della vignetta da 40 a 100 franchi annui, con la possibilità di un contrassegno del valore di 40 franchi valido due mesi, è destinato a provocare problemi di viabilità delle regioni di confine. Perchè per non pagare questo balzello, molti stranieri potrebbero scegliere percorsi alternativi, andando così ad intasare il traffico di strade già oggi sovraccariche.
Anche per questo si lavora a un referendum. Un comitato interpartitico, guidato dai parlamentari dell'Udc, ha infatti annunciato venerdì il lancio del referendum. «Il costo della futura vignetta comporta un aumento del 150% e ciò è abusivo» spiegano i promotori che avranno tre mesi di tempo per la raccolta della 50 mila firme necessarie alla riuscita del referendum. Referendum che, almeno in Ticino, sembra già avere ottenuto tacitamente il sostegno della maggioranza della popolazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA