Como, via Varesina
Troppi incidenti

Sarà anche colpa degli automobilisti imbranati o indisciplinati, come hanno ripetuto due assessori in due diverse legislature, ma il problema di via Varesina non è comunque risolto.

COMO Sarà anche colpa degli automobilisti imbranati o indisciplinati, come hanno ripetuto due assessori in due diverse legislature, ma il problema di via Varesina non è comunque risolto.
È bastato il primo giorno di sole per dimostrarlo. Le auto vanno avanti a scontrarsi come sulla pista del luna park e se al posto di una vettura c'è una moto il rischio è che chi è in sella si faccia male sul serio cadendo. È già capitato più volte, così tante che i commercianti che si affacciano sulla via (quelli che ancora resistono nonostante i clienti persi a causa della corsia dei bus) hanno smesso di tenere il conto. A marzo del 2011, a pochi giorni dalla creazione della corsia preferenziale dei bus, avevano già una lista interminabile.
E neppure quando ci fu un mortale la viabilità di via Varesina è stata ripensata.
La corsia dei bus fu creata due anni fa perché l'ospedale Sant'Anna si era spostato. Allontanandosi dalla città era necessario creare un servizio bus che non penalizzasse chi era costretto a servirsi dei mezzi e creare una corsia dei bus per non appesantire il traffico. Il punto è che quella corsia creata dal niente, levando anche una parte di posteggi (tollerati) di fronte ai negozi aveva creato una grande confusione. Ed erano iniziati gli scontri che vanno avanti da allora.
Quando un motocilista perse la vita proprio nel tratto incriminato l'allora assessore Stefano Molinari analizzò la questione a fondo. Saltò fuori che alla base di tutti gli incidenti c'era una violazione del codice della strada da almeno una delle due parti. La corsia venne assoltà, il caso archiviato. Gli incidenti però andarono avanti. E quando la Giunta Bruni andò in archivio con il suo assessore, i commercianti cercarono di dimostrare al nuovo assessore Daniela Gerosa che avevano ragione loro. ma allora, come oggi, l'assessore dice no: la corsia dei bus resta dov'è.

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Eco di Bergamo Gli incidenti